Giunta alla terza edizione la manifestazione per l’anno in corso ha voluto concentrarsi su tre focus principali: riscoprire le narrazioni locali anche grazie al grande lavoro di indagine fatto da TerraNullius durante l’anno; approfondire con la comunità il senso degli ottanta anni della Resistenza; ragionare insieme sul futuro dei borghi d’Italia in un’ottica che sappia creare valore oltre il turismo.
Introversa è lo spettacolo che Paola Michelini porterà alla Festa delle Narrazioni Popolari il 16 agosto.
Si tratta di uno spettacolo che parla di donne ma è diretto agli uomini, ci sarebbe bisogno anche di loro per sconfiggere questo mostro a due teste che ancora si fa fatica a nominare, che alcuni considerano già eradicato, ma che purtroppo sta ancora là: il Patriarcato!
Era il 2022, la pandemia era appena passata e un gruppo di scrittori, artisti, editori indipendenti e agitatori culturali, vennero chiamati a raccolta da TerraNullius, per passare due giorni in un convento di un piccolo paese di sessanta anime.
C’era l’intenzione comune di tornare alle narrazioni come motore primo della vita collettiva e di sperimentare tutto ciò in un territorio che lentamente stava ricostruendo la propria comunità, oltre che le proprie fondamenta murarie, dopo il tragico sisma del 2009.
È stato un lungo inverno che abbiamo scelto di trascorrere, appena possibile, con la gente di Civitaretenga. Eravamo alla ricerca di storie, cercavamo i nostri eroi, desideravamo dissotterrare le asce di guerra lasciateci in eredità dalle donne e dagli uomini che ci hanno preceduto.
La Manuzio era una casa editrice per APS. Un APS è un Autore a Proprie Spese e la Manuzio è una di quelle imprese che nei paesi anglosassoni chiamano “vanity press”. Fatturato altissimo, spese di gestione nulle.
Il respiro dell’antica Roma saliva dal fiume, dagli intonaci dei palazzi e dal fogliame dei platani oramai rinsecchito dalla primavera inoltrata e io ero essenzialmente, in quel preciso momento, un autista di automobili con conducente oberato di sani princìpi e sovraccarico di inibizioni con indosso la solita grisaglia scura e camicia bianca.
Cuori di tenebra è una rubrica che vuole raccontare i villain più famosi e importanti della storia della letteratura.
L'ispettore Javert, l'antagonista modellato da Victor Hugo ne I Miserabili, è l'uomo che rappresenta la giustizia cieca, la dedizione totale a un ideale, incapace di comprenderlo fino in fondo.
Ho conosciuto Julio all’università, e la prima cosa che ricordo di lui è la ciotola del mate con la cannuccia di ferro che si portava a lezione, anche se mate è il nome della ciotola, non della bevanda, e la cannuccia si chiama bombilla – ma questo l’ho scoperto solo dopo, su internet, quando anch’io avevo deciso di cominciare a bere mate e poi non l’ho fatto, e non me l’ha detto lui, perché con lui del mate non ne ho mai parlato.