Una nota clinica privata ha iniziato a sperimentare l'ennesimo dispositivo rivoluzionario, capace di misurare con esattezza quasi matematica la quantità di sofferenza umana. Nei test di laboratorio viene chiamato informalmente Orologio dei Sospiri, anche se si lavora già a un nome più accattivante in vista del lancio sul mercato.
Marta si era adeguata al fidanzato e aveva trasformato il proprio aspetto per sembrare più grande, perché non era bello uscire la sera e sentirsi dire “il tavolo è pronto, suo padre la sta aspettando”, oppure essere giudicata dai coetanei che la guardavano con aria di riprovazione.
Storie abruzzesi di Resistenza, oppressione, coraggio e oblio #3
La Wigforce nacque dall’intuizione del maggiore britannico Lionel Wigram, che promosse la collaborazione operativa tra truppe dell’VIII Armata britannica e gruppi di volontari abruzzesi, attivi nell’area sangro-aventina. Questa cooperazione, nata tra dicembre ’43 e gennaio ’44 lungo il confine della Linea Gustav, consentì la formazione di unità miste, il cui l’obiettivo era ostacolare l’occupazione nazi-fascista. L’evento culminante fu lo scontro di Pizzoferrato, il 3 febbraio 1944.
La lampada sul comodino destro del letto matrimoniale sa molte cose che non dovrebbe sapere. Non è stata progettata per accumulare conoscenza, ma osserva, immobile, come si conviene alla sua natura.
Devi scegliere bene la madre dei tuoi figli.
Mi hai lasciato con queste parole alle porte dell’ospedale. Avevi uno sguardo che non ho saputo decifrare e non ti ho risposto niente.
Cara figlia, non so com’è che ho il coraggio di scriverti, credo perché è venuta la mia vicina Giulia, che ha la tua età, e ti ho pensata, cioè ho pensato com’era bello se invece della Giulia veniva qui a portarmi da mangiare mia figlia.
Beppe e i suoi amici escono dalla jeep a suon di sbadigli, in ritardo di un’ora. Vito li osserva stritolando il volante; l’alba è in agguato, bisogna darsi una mossa.
L’esplosione fu talmente forte da provocare un vero e proprio terremoto in tutto il quartiere. Mikhail Sergeevich Sokolov, ovviamente, non era sopravvissuto al suo gesto.